Home | Back | 20 Centimetri | A History Of Violence | Arrivederci amore ciao | Batman Begins | Be Cool | Clean | Crimen Perfecto | Cursed | Danny The Dog | Donnie Darko | I Fratelli Grimm | Good Night, and good luck | Il Caimano | Immortal (Ad vitam) | Inside Gola Profonda | La foresta dei pugnali volantiLast Days | Le tre sepolture |  Mare Nero | Million Dollar Baby | Natural City | Nuovomondo | Old Boy | Quo Vadis Baby? | Red Eye | Romanzo Criminale | Saw | Silent HillSin City | The Black Dahlia | The Grudge | The Ring 2 | The Woodsman | Viva Zapatero!

In primo piano: Aspettando Abel | Land of the Dead 1, Land of the Dead 2 | Lavorare con lentezza: Recensione, Alice in paradiso, La rivoluzione di chi? | Russ Meyer: L'occhio nel rituale autoerotico, Grazie di tutto(non solo per le tette)  | Tarantino: Kill Bill-Vol.1 , Kill Bill-Vol.2 | XXV edizione del Fantafestival | Speciale Linda Fiorentino: Articolo e Gallery , Filmografia


La finestra di fronte

   

Giovanna Mezzogiorno e Filippo Nigro ne La finestra di fronte

Regia: Ferzan Ozpetek

Interpreti: Giovanna Mezzogiorno, Raoul Bova, Massimo Girotti, Filippo Nigro

Soggetto e Sceneggiatura: Gianni Romoli, Ferzan Ozpetek

Scenografia: Andrea Grisanti

Fotografia: Gianfilippo Corticelli

Costumi: Catia Dottori

Musiche: Andrea Guerra

Montaggio: Patrizio Marone

Prodotto da: Tilde Corsi & Gianni Romoli, per R&C Produzioni Srl

Paese: Italia Anno: 2003

Durata: 106'

Distribuzione cinematografica: Mikado

Sito ufficiale: www.lafinestradifronte.com

   

A distanza di due settimane dall'uscita di Ricordati di me arriva sugli schermi La finestra di fronte. I due registi rivelazione al box office nella stagione 2001 tornano così ancora appaiati in gara, come al tempo in cui i cavalli di battaglia si chiamavano L'ultimo bacio e Le fate ignoranti.
Gabriele Muccino e Ferzan Ozpetek, entrambi alla quarta prova, sembrano rappresentare le solite due facce della stessa medaglia. Il primo è infatti un piccolo alieno di bravura formale (anche se puramente c-o-m-m-e-r-c-i-a-l-e ed assolutamente privo di qualcosa da dire) che è ingiusto attaccare con tanta ferocia purché smetta di prendersi sul serio: dalle nostre parti il giovane regista romano è infatti il primo esempio di cinema blockbuster ben confezionato, impacchettato ed infiocchettato. Pare poco? Beh, visto che dagli anni '70 l'Italia è il paese dell'approssimazione tecnica (ad eccezione di alcune rare isole autoriali a budget medio-alto) bisogna davvero ringraziare il cielo (pensate a che punto siamo arrivati...).
Ozpetek e Raul Bova ne La finestra di fronteOzpetek, dall'altra, è il buon regista-autore asfissiato da un cordone ombelicale ancora avvinghiato ai soliti difetti del nostro cinema, quello per intenderci stancamente tradizionale e poco curato nei dettagli. Dalla sua ha però una certa intelligenza registica, una grande sensibilità, un meraviglioso amore per i suoi attori ed un'ottima padronanza della materia drammaturgica, la quale rimbalza dentro un forte classicismo narrativo vitalizzato da guizzi di scrittura assai personale.
In questo film, purtroppo, tali elementi si vanno indebolendo pagando cara la scelta di riproporre ancora una volta il meccanismo forte de Il Bagno Turco (la sua opera prima) e de Le fate ignoranti: il leit motiv del Passato che dialoga con il Presente, conducendo come una musa ispiratrice il protagonista alla riscoperta della Vita e del suo Io più intimo, si fa più complicato, meno armonico, un po' ambizioso e raramente poetico. Ma soprattutto il gioco diventa stanco e ripetitivo, nonostante la Mezzogiorno buchi lo schermo e Massimo Girotti esprima tutta la malinconia di un uomo giunto alla fine dei suoi giorni.

 

Antonello Schioppa