Home | Archivio Musica | AA.VV:DFA Compilation#2 | AA.VV.: New Thing! | Aphid Moon | Afterhours | Alice Coltrane | Antony And The Johnsons | Betty Davis | Blonde Redhead | Carlo Spera | Ccfm | Chemical Brother | Daniele Luttazzi | David Bowie | Death In Vegas: Milk It | Disco Drive | Doctor Explosion | Elefant | Ennio Morricone |  Ian Brown | Killing Joke | Kraftwerk | LCD Soundsystem | Low | Mars Volta | Madonna | Massive Attack | Mof Def | New Order | Nine Inch Nails | Pere Ubu | Piano Magic | Primal Scream | Psycho Sun | Punkow | Red Hot Chili Peppers | Royksoop | Shpongle | Sonic Youth | Strars | Studiodavoli | SwayzakThe Cribs | The DearsThe Orange Man TheoryThe Stooges Tiromancino | Vitalic | Scott Walker | UNKLE | Speciale Depeche Mode: Touring The Angel , Discografia


RED WORM ‘S FARM Troncomorto (Halley Records)

 

Cover di Troncomorto dei Red Worm’s FarmLa cosa peggiore che ti può capitare il sabato sera, se decidi di startene a casa, è imbatterti in un film tv tedesco. C’è sempre una fotografia fredda e scialba che rimanda alle corsie di un ospedale ed un attore che, dal taglio di capelli, ricorda i giocatori della Germania che perse i mondiali nell’82 (frangetta corta davanti e lunghi alla metallara dietro).

La cosa peggiore di questi film è il riconoscerli dopo pochi secondi di visione, difetto di cui ha sempre sofferto la musica alternativa in Italia.

Quando avviene il contrario , ve lo confesso, mi gonfio d’orgoglio.

Troncomorto dei Red Worm’s Farm, trio di Padova, uscito per la Halleynation, è un gran bel disco.

C’è il noise cadenzato e vagamente dark dei migliori Unwound, l’ossessività insistente dei Lapse, la furia priva di coscienza degli Icarus Line e le melodie accattivanti della scuola newyorkese.

Il cantato è tra i migliori mai sentiti in Italia negli ultimi tempi: una voce garage, piena di passione che impreziosisce i pezzi rendendoli tutti molto originali al di là delle band citate.

È un noise che attinge dal passato per digerire le esperienze fatte e dar vita a qualcosa di nuovo e spontaneo, tentativo che, in questo genere, solo ai Trail of Dead è riuscito.

La credibilità è una qualità rara, ed è veramente difficile superare quella fatidica frase "bello per essere un gruppo italiano",un concetto che ha creato non poca confusione. I Three Second Kiss, per esempio, seguendo la scia di band come June of 44 e Shellac, hanno realizzato due dischi sinceramente irrilevanti ma che si sono imposti alla critica per mancanza di avversari. Anche gli Uzeda, dal vivo micidiali, hanno raccolto in vendite più di quanto avrebbero fatto se fossero stati una band di Toronto, per il fatto che erano italiani apprezzati e poi prodotti in terra straniera.

Credibilità, si diceva. Credibilità che permette alla musica di superare i confini non consentendo all’ascoltatore di ricostruirne la genealogia, evitando quel difetto del "già sentito" di cui sono vittima molti, troppi gruppi italiani

Red Worm’s Farm LiveIn questo senso la registrazione e il missaggio sono fondamentali e Troncomorto, grazie all’aiuto di Giulio Favero degli One Dimensional Man in cabina di regia, è di livello internazionale.

Da segnalare anche la collaborazione di Favero al basso in Victim e di Checco, tromba dei Radio Ljubljana nei pezzi Prima e Instrumental.

Delle loro esibizioni live me ne hanno parlato in toni entusiastici; se dovessero capitare nella vostra città sapete già cosa fare.

 

******************

Come è stato l'iter della realizzazione del cd, quali, se ce ne sono state, le difficoltà ?

Se consideri che abbiamo registrato e mixato il disco in 5 giorni capirai subito che una delle prime difficoltà è stato sicuramente il tempo a disposizione… poi se aggiungi la complicata questione di far coincidere l’opinione di 4 menti pensanti!!! Nonostante tutto pensiamo di aver fatto un buon lavoro grazie anche all’aiuto di Giulio che ci ha agevolato molto il compito con la sua esperienza, professionalità e competenza.

 

Ascoltando Troncomorto viene naturale il confronto con band storiche di etichette come la Kill Rock Stars o Trance Syndicate, ma c’è soprattutto un approccio nuovo e stimolante che sembra nascere dal garage e dal puro rock'n'roll. Quanto c'è di vero?

Direi anche Dischord…le influenze sicuramente ci sono e dipendono molto da quello che ascoltiamo nei diversi momenti ma non ci siamo mai posti dei limiti in fase di composizione dei pezzi ricercando particolari riferimenti. La musica per noi è essenzialmente spontaneità ed espressione…forse è questa la novità!

 

Che tipo di suono avevate in mente quando avete deciso di collaborare con Giulio Favero? Siete soddisfatti del risultato?

Il suono che vogliamo è esattamente quello che esce dai nostri amplificatori. Giulio che è nostro amico da tempo e che ci ha seguito dagli esordi è stata una scelta ovvia e naturale. Anche per lui rendere la ‘potenza’ e il colore delle valvole non è stato semplice. Soprattutto avendo a disposizione 5 giorni! Devo dire che ha fatto un ottimo lavoro nonostante i piccoli ma numerosi problemi che una registrazione comporta. In fondo è stato lui a volerci a Senigallia dove abbiamo registrato l’ultimo album.

 

Con che spirito nascono le collaborazioni con altri musicisti? È favorevole in questo senso la città di Padova?

Quello che ci interessa sono soprattutto i rapporti personali e una particolare attitudine alla musica. Per questo abbiamo chiamato Giulio e Checco (tromba) a partecipare alla realizzazione del disco e per lo stesso motivo abbiamo accettato con entusiasmo la proposta degli One Dimensional Man di collaborare per la realizzazione di un pezzo che è presente nella compilation Loser my religion 2 (Temporal quasar music…gran pezzo che consiglio di andarsi a scaricare sul sito di Loser). Per questo accetteremo sempre proposte valide di collaborazione che è un modo per noi anche di metterci a confronto con altre persone e quindi idee. A Padova ci sono gruppi che hanno idee, non solo musicali, molto valide e con cui abbiamo collaborato e speriamo di collaborare ancora. Alcuni nomi? Beh direi tutte le band che gravitano attorno alla Halley Nation: Infranti, Jaron Brittle, Kelvin, John Wood, Radio Ljubljana.

 

Le vostre esibizioni sono già leggenda, pensate di organizzare un tour per promuovere il cd?

Leggenda mi sembra una parola grossa! Non direi che si tratta di un vero e proprio tour, ma stiamo già girando e gireremo parecchio per l’Italia aspettando il periodo di Pasqua in cui stiamo organizzando un tour europeo di una ventina di date.

Grazie.

Jo Laudato