Home | Back | 20 Centimetri | A History Of Violence | Arrivederci amore ciao | Batman Begins | Be Cool | Clean | Crimen Perfecto | Cursed | Danny The Dog | Donnie Darko | I Fratelli Grimm | Good Night, and good luck | Il Caimano | Immortal (Ad vitam) | Inside Gola Profonda | La foresta dei pugnali volantiLast Days | Le tre sepolture |  Mare Nero | Million Dollar Baby | Natural City | Nuovomondo | Old Boy | Quo Vadis Baby? | Red Eye | Romanzo Criminale | Saw | Silent HillSin City | The Black Dahlia | The Grudge | The Ring 2 | The Woodsman | Viva Zapatero!

In primo piano: Aspettando Abel | Land of the Dead 1, Land of the Dead 2 | Lavorare con lentezza: Recensione, Alice in paradiso, La rivoluzione di chi? | Russ Meyer: L'occhio nel rituale autoerotico, Grazie di tutto(non solo per le tette)  | Tarantino: Kill Bill-Vol.1 , Kill Bill-Vol.2 | XXV edizione del Fantafestival | Speciale Linda Fiorentino: Articolo e Gallery , Filmografia


COLLATERAL

TWISTED

Titolo originale: Id.

Regia: Michael Mann

Interpreti: Tom Cruise, Jamie Foxx, Jada Pinkett Smith, Mark Ruffalo, Peter Berg, Bruce McGill, Javier Bardem

Soggetto e sceneggiatura:  Stuart Beattie

Fotografia: Dion Beebe

Scenografia: David Wasco

Costumi: Jeffrey Kurland

Musiche: James Newton Howard

Montaggio: Jim Miller, Paul Rubell

Produzione: Micheal Mann e Julie Richardson per Dreamworks, Paramount Pictures, Edge city lcc, Parkes/McDonald productions

Paese: USA  Anno: 2004

Durata: 119'

Distribuzione: UIP

Sito ufficiale: www.collateral-themovie.com

Tutto in una notte, al buio, dove è più facile morire per alcuni e più opportuno rinascere per altri. Due esistenze agli antipodi, in apparenza. Il killer e il tassista. Un uomo, che per vivere è abituato ad uccidere, sale sul Taxi guidato da un uomo, che per non vivere, si uccide lentamente giorno dopo giorno. Uno esercita il male su gli altri, e l’altro su se stesso. Il buono ed il cattivo direbbe qualcuno, ma Michael Mann non è mai stato così banale. Il suo cinema vive su contrapposizioni esistenziali che approdano ad una sintesi filosofica, non ad etichette preconfezionate, il buono ed il cattivo per l’appunto. Per Michael Mann, il bene ed il male sono una dialettica in atto in ogni suo personaggio. Così, se in Heat il poliziotto ed il rapinatore agivano alla ricerca di una ragione per vivere, in Collateral, il killer (Tom Cruise) ed il tassista (Jamie Foxx) agiscono all’interno del desiderio di cambiare la propria vita. È un incontro tra due uomini che avviene al culmine di una esistenza, quando è impossibile andare avanti, quando o si muore o si vive. Per questo accade tutto al buio, luogo fisico e mentale della riflessione, dell’introspezione e del sogno. La luce che non vediamo, quella del sole, della vita e del futuro, va conquistata grazie al desiderio di vivere ed agire, o va abbandonata grazie al desiderio di lasciarsi morire nella solitudine di una notte. Hanno molto da dirsi il killer ed il tassista, perchè ad unirli v’è una risposta sbagliata alle irrinunciabili domande dell’esistenza: Chi sono? Che faccio?

Lo scopriranno prima dell’alba, tra luci soffuse e fumose, sangue e fiori, morti innocenti e colpevoli ancora in vita. Lo scopriranno dopo aver ammesso le loro colpe e ragionato sul proprio vivere. In attesa che spunti il sole.

In tutto ciò, l’action è un involucro pretestuoso piegato ad intenti autoriali, è una scatola cinese che di volta in volta scopre azioni vitali che restituiscono puntualmente il senso di uomini, in un modo o nell’altro, alla deriva. La gabbia del genere è ampiamente superata attraverso una visionarietà e un senso del ritmo fuori del comune, e qualche convenzionalità narrativa ed un certo compiacimento barocco non minano di certo il piacere della visione. Ogni maledetta inquadratura di Mann è riconducibile a qualcosa di già visto, ma ogni benedetta inquadratura di Mann è quasi sempre migliore dell’originale. In tal senso, il suo classicismo non risiede in un atteggiamento retrò o citazionista, ma nella straordinaria capacità di saper aggiornare stilemi antichi. Mann riesce a cogliere la modernità in ciò che la genera: i classici del cinema e la storia dell’umanità visti dall’occhio di un genio.  Per questo è definibile, come si considerava Carmelo Bene ed alla stregua di Clint Eastwood, un classico vivente.

 

Davide Catallo