NEWS  
CINEMA  
CINQUE PUNTO 1  
MUSICA  
LETTURE  
ARTE  
FUMETTI  
 
Amati Fumetti  
 
Andrea Pazienza  

Filippo Scòzzari  

Ghost World  

La Lega degli Straordinari Gentlemen  
 
Mamba  
 
Massimo Mattioli  

Stefano Tamburini  

Rumiko Takahashi  

Speciale Marvel Ultimate  

Sventurata è la terra che ha bisogno...  
INCONTRI  
BLACKBOX  
IL POTERE DEL MEDIO  
OLTRE  
STANLEY KUBRICK  
TEMI DEL DESKTOP  
LINKS  
ARCHIVIO  
DEPECHE MODE TOUR 2005-2006
 
Google
Web blackmailmag.com
 

STEFANO TAMBURINI: Snake Agent (Coniglio Editore, pp. 48, € 14,00)
 

Ordina da iBS Italia

“Non rinuncio facilmente all’Estasina! Perquisite tutta Rimini, con circospezione però, è territorio neutrale!”

 

Snake Agent ritorna al futuro. L’opera dada-punk di Stefano Tamburini, “il primo tentativo di fumetto dove la figura del disegnatore risultasse completamente obsoleta” riappare sugli scaffali delle fumetterie e delle librerie italiane in una bella (e costosa, ahinoi) edizione curata da Michele Mordente e Gianluca Costantini per Coniglio Editore.

   Snake, un Agente X-9 mutato (dalle strisce originali degli anni ’40 disegnate da Mel Graff) e mutante, in stato di perenne accelerazione anfetaminica quanto il quasi coevo Yorga (su Cannibale, in team con Filippo Scòzzari). Un Lee burroughsiano dalla morfologia ibrida e sfuggente passato attraverso la lezione del ready-made rettificato di Marcel Duchamp e forse anche per l’esempio dei ‘Dirty Comics’, le parodie clandestine degli eroi di carta (Dick Tracy o Popeye, ad esempio) nate in America con la crisi del 1929: fotocopiatrice XEROX 3017 e bianchetto per cancellare il lettering originale, lampi geniali (di un genio oggi purtroppo assente, evaso da questa dimensione poco prima di Andrea Pazienza) che hanno reso irripetibile la grande stagione della rivista Frigidaire.

  “Betty, sei la solita cagna in calore! La sicurezza del paese è più importante della frequenza dei nostri coiti!”

   Un minuto di relax familiare con la moglie di turno, con la scorta di roba procurata dal suo pusher di fiducia, e un minuto dopo Snake è in volo da qualche parte, pronto a sventare qualche illogico complotto, a mettersi sulle tracce di un pericoloso criminale (Ronnie La Belva) malato di sifilide atomica e per giunta “chiavatore formidabile”. Velotaxi che sfrecciano a novecentotrenta chilometri l’ora; nazisti estasiatici; terribili compumitraglie M 1300 da tremila colpi al secondo (per vederle in azione ci vuole il permesso del Presidente); il telexgiornale della sera che il 22 ottobre 1985 annuncia il suicidio di 150 individui tra giovani e meno giovani.

   È una prognosi per il nostro mondo che comincia con la necessaria eliminazione del demiurgo. È la realtà (una realtà sempre più al di fuori dei limiti) accettata come quadro/mondo empirico proiettato, prodotto di un artefatto. Eroico e sprezzante, ben oltre la visione primigenia di Alex Raymond e Dashiell Hammett, il nostro Snake: “Ho pochi decimi di secondo, amore, volevo dirti che ti amo tanto!” Aitante e spassoso (“E fermati con ‘ste forbici, cornacchia isterica! Mannaggia quel porco!”), antesignano dei sublimi vaneggiamenti letterari di Mark Leyner.

   È il dicembre del 1980 quando il personaggio fa la sua corrosiva apparizione sulle pagine di Frigidaire. Tamburini ha alle spalle il fricchettone supersballato Fuzzy Rat (su Combinazioni), il già citato Yorga, Ranxerox (con Tanino Liberatore), più un’infinità di altre cose e, come scrive Mordente (già curatore nel 1998 di una importante monografia tamburiniana per la Art Core di Perugia): “Tamburini con Snake Agent esplora le nuove tecniche artistiche visuali e le introduce nel fumetto. Per la prima volta matita e china sono completamente sostituite da xerocopie di materiale già esistente.”

   Piombo, deflagrazioni e bestemmie. Hard-boiled de noantri. Plagiarismo e satira (marzo 1981: il Nostro firma una pagina di Frigidaire ‘Tamburotella’ cannibalizzando i moduli espressivi di Mimmo Rotella). La musica che piaceva a Seve Tamburo (i Devo, Arto Lindsay e le cose migliori della No New York) quale ideale sottofondo. Come Snake solo il Supersex di Gabriel Pontello e, in anni più recenti, i viziosi Batman/Robin di Terry Richardson.

   L’esile libro fresco di stampa è un best of ricavato da Muscles – Antologia 1980/1984, portfolio di materiali assortiti, inclusi alcuni pezzi farneticanti firmati come Red Vinyle (Red Ronnie messo in ridicolo senza pietà). Un manufatto illuminante (nel segno del ‘do it yourself’) che conferma il personalissimo percorso artistico di Tamburini e che meritava l’incontro con le nuove generazioni (insisto: peccato per il prezzo proibitivo, cazzo!).

Nise No

 

http://web.tiscali.it/stevetamburo