Home | Back | 20 Centimetri | A History Of Violence | Arrivederci amore ciao | Batman Begins | Be Cool | Clean | Crimen Perfecto | Cursed | Danny The Dog | Donnie Darko | I Fratelli Grimm | Good Night, and good luck | Il Caimano | Immortal (Ad vitam) | Inside Gola Profonda | La foresta dei pugnali volantiLast Days | Le tre sepolture |  Mare Nero | Million Dollar Baby | Natural City | Nuovomondo | Old Boy | Quo Vadis Baby? | Red Eye | Romanzo Criminale | Saw | Silent HillSin City | The Black Dahlia | The Grudge | The Ring 2 | The Woodsman | Viva Zapatero!

In primo piano: Aspettando Abel | Land of the Dead 1, Land of the Dead 2 | Lavorare con lentezza: Recensione, Alice in paradiso, La rivoluzione di chi? | Russ Meyer: L'occhio nel rituale autoerotico, Grazie di tutto(non solo per le tette)  | Tarantino: Kill Bill-Vol.1 , Kill Bill-Vol.2 | XXV edizione del Fantafestival | Speciale Linda Fiorentino: Articolo e Gallery , Filmografia

Fantafestival 2004: XXIV Fantafestival ,  Chronicles of RiddickCustodes Bestiae , Evilenko, L' altrove, Lo stronzo assassinoPistole nude, Red Riding HoodShunned House , Tube, Twisted, Two Sisters


CHRONICLES OF RIDDICK

Titolo originale: The Chronicles of Riddick

Altri Titoli: Pitch Black 2

Regia: David Twohy

Interpreti: Vin Diesel, Keith David, Alexa Davalos, Colm Feore, Thandie Newton, Judi Dench, Linus Roache, Karl Urban, Yorick van Wageningen, Nick Chinlund, Mark Gibbon, Roger R. Cross

Soggetto:  Ken Wheat, Jim Wheat

Sceneggiatura: David Twohy

Fotografia: Hugh Johnson

Scenografia: Holger Gross

Costumi: Ellen Mirojnick

Musiche: Graeme Revell

Montaggio: Martin Hunter

Produzione: Vin Diesel, Scott Kroopf

Paese: USA  Anno: 2004

Durata: 115'

Distribuzione: UIP

Sito ufficiale: www.thechroniclesofriddick.com

Sono trascorsi quattro anni da Pitch black, avventura tra horror e sci-fi a budget contenuto (“solo” 23 milioni di dollari, rispetto ai 120 scialati per il nuovo capitolo) diretta da David Twohy, fino ad allora noto più che altro per la sceneggiatura de Il Fuggitivo. Il nerboruto Vin Diesel (The Fast and the furious; xXx), che molti indicano come l’erede di Stallone e Schwarzenegger, torna ad interpretare Riddick, fuorilegge galattico dal passato oscuro e dalla chiara inclinazione a spaccare le ossa a chiunque osi sbarrargli il passo.

   Il successo inaspettato di Pitch black ha dato rapidamente il via ai lavori per uno spin-off (non un sequel in senso stretto, dunque) in cui Riddick, ingaggiato sul pianeta Helion dal vecchio amico Imam (l’attore Keith David), si trova a fronteggiare i Necromonghi, esercito di carogne spazzamondi al servizio di tal Lord Marshal (Colm Feore),  ordinaria figura di prepotente con manie di onnipotenza. A parte questa trama non originalissima, tra botti, inseguimenti, conflitti a fuoco e mazzate, si fa una fatica sovrumana a seguire una pellicola dai dialoghi che si dimenticano un nanosecondo dopo averli ascoltati. Immagino però che il magnifico produttore Scott Kroopf se ne sbatta altamente e che gli esiti al botteghino, sommati a quelli del videogame e di un cartoon realizzati in contemporanea, abbiano la precedenza assoluta (dimenticavo: in commercio c’è anche il bambolotto di Riddick per la modica cifra di 15 €!).

   Che colpo per le consociate Universal Pictures, Radar Pictures e One Race Productions. Ingredienti: 90 Kg. di Conan il barbaro; 80 Kg. di Ranxerox; 50 gr. di Star wars, altri 50 di Dune, un’essenza di Quinto elemento, una spruzzata di Indiana Jones. Triturate tutto e mescolate bene in una teglia rubata in casa del fumettista Richard Corben (i primi minuti, a dire il vero interessanti, con i cacciatori di taglie in astronave che braccano l’eroe) fino a ottenere una pasta gelatinosa che i vostri ospiti guarderanno giustamente con sospetto.

   Ecco il nuovo sciroppo estivo, guarnito dalle superfemmine Alexa Davalos (star del telefilm Angel, qui nel ruolo di Kyra) e Thandie Newton (faceva girare la testa a Tom Cruise in M-I:2 di John Woo, qui si fa chiamare Lady Vaako), più il neozelandese Carl Urban, prelevato dal cast jacksoniano de Il Signore degli anelli. Muscoli, cranio pelato e canottiera ultra-coatta: oltre che sosia sputato di Eros Ramazzotti, Vin Diesel sarebbe un testimonial perfetto per il Mastro Lindo, ma magari questa l’avrete già sentita da qualche altra parte. Per le sue imprese, che ora includono una decisa sterzata nei territori del fantasy, lo scenografo di Windtalkers Holger Gross si è lanciato in una fantasmagoria di ambienti onirici e architetture esagerate: quattro mondi (il solare, evoluto Helion Prime, il glaciale UV, il vulcanico Crematoria, più Basilica, inespugnabile astronave-residenza di Lord Marshal), 700 tra disegnatori, operai, supervisori agli effetti speciali a disposizione in 28.000 metri quadrati di set ai Mammoth Studios di Burnaby, nei pressi di Vancouver, Columbia Britannica. Non basta: abbiamo  Hugh Johnson alla fotografia (Soldato Jane), Ve Neill al trucco (Beetlejuice; Ed Wood) e Martin Hunter al montaggio (Underworld). Una follia per gli occhi, d’accordo. Bei movimenti della macchina da presa (fluidi, eleganti, memori del Lucas prima maniera), action sfrenata, musica epica stile “MO’ ARRIVA LUI E TI SPANA LA CAPOCCIA, BRUTTO NECROMONGO CHE NON SEI ALTRO!”. Eppure, se è vero che il titolo fa riferimento a delle “cronache”, avrei gradito vedere uno straccio di storia più che una giostra di situazioni pesanti che nell’insieme determina un effetto saturazione non dissimile da quello dei due scandalosi sequel di Matrix.

 

(V.L.)