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MEMENTO: JAMES G. BALLARD (1930-2009)

James Graham Ballard se ne è andato dopo una lunga malattia. Aveva 78 anni ed è stato tra i narratori più importanti del nostro tempo. “Il futuro è morto” diceva, “e noi siamo sonnambuli in un incubo”. Vogliamo ricordarlo con un mix delle sue parole illustrato da un collage a lui dedicato dall’artista Nise No.

 

 

“Credo nella morte del domani, nell'esaurirsi del tempo, nella nostra ricerca di un tempo nuovo, nei sorrisi di cameriere di autostrada e negli occhi stanchi dei controllori di volo in aeroporti fuori stagione.”

(James G. Ballard: Ciò in cui credo)

 

"Io ho sempre cercato l´ispirazione nella vita di tutti i giorni, in un mondo fatto di autostrade, supermercati, stazioni ferroviarie. Il mondo in cui vive la gente normale. Alcuni mi definiscono uno scrittore di fantascienza. Io non sono del tutto d´accordo, perché i miei romanzi mi sembrano più veristi, realisti, di quelli di tanti cosiddetti classici, come Kingsley Amis o Waugh, che raccontavano un mondo elitario, assolutamente sconosciuto all´uomo della strada."

(Gli alieni siamo noi. Intervista a J.G. Ballard di Enrico Franceschini, tratta da La Repubblica, 5 novembre 2003)

 

Macchina da scrivere: È lei che scrive noi, codificando la propria predisposizione alla linerarità dello spazio libero dell’immaginario.”

(James G. Ballard: Progetto per un glossario del XX secolo)

 

“Era circondato da presidenti. Molto in alto, sopra di lui, c'era un cielo d'acciaio, munito di finestre che nulla lasciavano trapelare. Era fatto di metallo? Wayne giaceva su un esiguo letto d'ospedale in una stanza enorme, le cui pareti erano così discoste che doveva girare la testa al massimo per vederle. E c'erano migliaia di sedie disposte in file, come se un esercito di angelici specialisti medici fosse in procinto di entrare e osservare il degente.”

(James G. Ballard: Hello America)

 

“La guerra smaschera gli uomini per quello che sono veramente; esseri violenti, pericolosi, un po’ psicotici. Non siamo creature ragionevoli, razionali. Certo, poi ci si mette d’accordo su quale lato della strada guidare, giusto per non fare incidenti.”

(È stato Gesù a sbagliare. Intervista a J.G. Ballard di Antonella Ottolina, tratta da Anna, novembre 2006)

 

“Quale malattia ha una prognosi più certa e ineluttabile della vita stessa?”

(James G. Ballard: Il mondo sommerso)

 

“Credo nell'impossibilità dell'esistenza, nell'umorismo delle montagne, nell'assurdità dell'elettromagnetismo, nella farsa della geometria, nella crudeltà dell'aritmetica, negli intenti omicidi della logica.”

(James G. Ballard: Ciò in cui credo)

 

“Per me, Crash — il romanzo e il film — ha per soggetto la gratificazione, la soddisfazione profonda di un desiderio. Ai miei occhi, la sola cosa che amplia il paesaggio del XX secolo è la psicopatologia, e questa psicopatologia se ne ride dei diktat della morale. Il narratore e sua moglie hanno conquistato questa immensa libertà che permette loro di giocare i loro strani giochi senza preoccuparsi delle conseguenze. La psicopatologia è divenuta il motore di gran parte della nostra vita quotidiana. Il libro e il film terminano con una nota di esultanza, di soddisfazione profonda, di compiutezza. Come me, Cronenberg è profondamente ottimista.”

(Intervista a J.G. Ballard di Serge Grünberg, tratta da Cahiers du Cinéma n. 504, 1996, traduzione dal francese di Franco Ricciardiello)

 

“Io penso che la violenza abbia un ruolo molto particolare, oggi. Il futuro ci riserverà psicopatologie. La gente è disposta a tollerare livelli di psicopatologia sempre più elevati nella vita moderna. Livelli impensabili 50 anni fa. Come questa specie di apertura verso la pornografia, il che, tra l’altro, è un bene. Mi piace. La pornografia è bene, è controcultura. Il capitalismo ha una grande inventiva, una capacità di trasformarsi con brevissimo preavviso. Se qualcosa non va e tu non vuoi comprarla, non fa niente! Inventeremo qualcosa di nuovo, riempiremo i negozi con qualche novità.”

(Intervista a J.G. Ballard di Valerio Evangelisti, tratta da XL, novembre 2006)

 

Pornografia: il sogno casto e asessuato del corpo su se stesso.”

(James G. Ballard: Progetto per un glossario del XX secolo)

 

“Credo nelle donne adolescenti, nel potere di corruzione della postura delle loro gambe, nella purezza dei loro corpi scompigliati, nelle tracce delle loro pudenda lasciate nei bagni di motel malandati.”

(James G. Ballard: Ciò in cui credo)

 

“Il buio curvava attorno ai grattacieli di Marina Baie des Anges, una notte cingeva un’altra mentre i regni della fisica e dei sogni si confondevano.”

(James G. Ballard: Super-Cannes)

 

“Ben lungi dall’essere un medium di intrattenimento escapista, il cinema di fantascienza è sempre stato un barometro sensibile del clima politico e culturale. I nostri più viscerali terrori di una superscienza irrazionale correvano lungo i suoi corridoi bluastri molto prima che gli ambientalisti cominciassero a preoccuparsi del futuro del nostro pianeta.”

(James G. Ballard: I miei dieci film di fantascienza favoriti; Interzone, gen.|febbr. 1992)

 

“Poco dopo le tre del pomeriggio del 22 aprile 1973 l'architetto Robert Maitland procedeva sulla corsia di sorpasso in uscita dallo svincolo di Westway, Londra centro. A seicento metri dal nuovo raccordo con l'autostrada M4, quando la jaguar aveva già superato il limite di 120 Km/h, il pneumatico sinistro scoppiò. Rimandata dal parapetto di cemento l'eplosione d'aria sembrò detonare il cranio di Maitland.”

(James G. Ballard: L’Isola di cemento)

 

“Credo nelle mie ossessioni, nella bellezza degli scontri d'auto, nella pace delle foreste sommerse, negli orgasmi delle spiagge deserte, nell'eleganza dei cimiteri di automobili, nel mistero dei parcheggi multipiano, nella poesia degli hotel abbandonati.”

(James G. Ballard: Ciò in cui credo)

 

“Viviamo in tempi sadici. Le nostre società sono mosse da impulsi psicotici contradditori. E immani catastrofi naturali della stazza di Katrina si sposano alla perfezione con il nostro umore di fondo apocalittico. Dobbiamo chiarire una volta per tutte che viviamo in società ampiamente secolarizzate: Dio è morto. E i terribili cataclismi come Katrina, o lo tzunami in Asia, svolgono ora il ruolo di Dio. Sono loro le potenze immani che ci puniscono per la nostra condotta immorale. Il che può essere molto gratificante, fin tanto che non siamo noi i diretti interessati.”

(Violenza infinita. Intervista a James Graham Ballard di Evelyn Finger, tratta da Die Zeit, 8 settembre 2005)

 

“Come tutti i grandi centri commerciali, il Metro-Centre soffocava l’inquietudine, neutralizzava la minaccia che esso stesso rappresentava e aveva un effetto calmante sulle persone sospettose.”

(James G. Ballard: Regno a venire)

 

Modernismo: il gotico dell’era dell’informazione.”

(James G. Ballard: Progetto per un glossario del XX secolo)

 

“La ribellione del nuovo proletariato era iniziata, ma io ero un nemico o un amico? Sorprendendo me stesso, aiutai a trascinare le guardie giurate ammanettate nell’ufficio del direttore e cercai di proteggerli dalle pedate degli stivali da combattimento dirette alle loro facce.”

(James G. Ballard: Millennium people)

 

“Credo nel dolore. Credo nella disperazione. Credo in tutti i bambini. Credo nelle mappe, nei diagrammi, nei codici, negli scacchi, nei puzzle, negli orari aerei, nelle segnalazioni d'aeroporto. Credo a tutti i pretesti. Credo a tutte le ragioni. Credo a tutte le allucinazioni. Credo a tutta la rabbia. Credo a tutte le mitologie, ricordi, bugie, fantasie, evasioni. Credo nel mistero e nella malinconia di una mano, nella gentilezza degli alberi, nella saggezza della luce.“

(James G. Ballard: Ciò in cui credo)

 

 

Links:

www.ballardian.com

www.jgballard.com

http://www.holli.co.uk/JGB/ballard.htm

http://www.youtube.com/user/ballardiandotcom

http://www.fantascienza.com/delos/delos31/ballard.html

http://www.intercom.publinet.it/Ballard.htm