OLTRE : L' ANGOLO DI BLACKMAILMAG DEDICATO AL GENIO SAMUELE BECCHETTI

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SAMUELE BECCHETTI   

 

L’enorme successo di Nazionale Senza Filtro (20.000.000 di copie vendute nella sola Nocera Inferiore), ha convinto l’editore Arnaldo Fefferoni a ristampare Muy Ammore, una tra le prime raccolte poetiche di Samuele Becchetti pubblicata per la prima volta il 3 ottobre 1935, mentre i contingenti italiani invadevano l’Etiopia senza dichiarazione di guerra alcuna. Becchetti (generoso come al solito con la nostra redazione) ci ha concesso di pubblicare quella che a suo giudizio è probabilmente la lirica più politica di Muy Ammore, ricordando così l’impatto che ebbe sull’opinione pubblica dell’epoca: "Provarono a farmi bere l’olio di ricino ma io ero già scappato in Nepal!"

 

CONDOMINIUM

Una poesia metropolitana di Samuele Becchetti

 

Su queste scale sporche e

senza luce,

(I’m waiting for my man)

Dentro questo palazzo

giallo itterizia,

(I’m waiting for my man)

Odori di soffritto e bollito

e medicinali, baby,

(I’m waiting for my man)

Nel nostro nido, baby,

(I’m waiting for my man)

nel nostro regno di paroline al saccarosio

(I’m waiting for my man)

Lui arriva di giovedì

tra le 19.00 e le 19.15

svizzero come Lugano,

scarpini da ballerino sciancato

E chiede soldi,

per questo cesso al terzo piano

su queste scale sporche e

senza luce,

niente ascensore,

niente portiere,

odori di maccheroni riscaldatati

e pomata per le emorroidi

e sciroppo per la tosse.

I’m waiting for my man,

I’m waiting for my man,

I’m waiting for my man,

Vuole la mia anima,

Vuole la tua anima,

Vuole il mio sudore,

Vuole il tuo sudore,

Vuole il nostro sangue

e

i nostri risparmi per le vacanze.

Giovedì

dalle 19.00 alle 19.15

passa l’estorsore

a ritirare il suo sporco trimestre

del condominio.

 

Samuele Becchetti (1881-2002), esule irlandese a Bitonto, amico intimo di Hemingway, Foscolo, Baudrillard e Bevilacqua, ma soprattutto della pornostar Tracy Lords, è autore di celeberrime raccolte di liriche in anglo-provenzale. La più famosa è: Tutta quest’acqua che non si può bere (Sonetti e Sorbetti sul Mare). L’ultima opera conosciuta di Becchetti (morto pazzo dopo aver sorpreso la moglie a letto con un libro di Banana Yoshimoto) è Tu come stai? Io non c’è male, romanzo di 54.000 pagine scritto in posizione prona e regalato a dispense tutti i sabati col Corriere di Trani; opera definita da Umberto Eco "Più migliore di tutte le mie messe assieme!" e da Maurizio Costanzo "Una boiata coi baffi". Se non conoscete Becchetti, come c...o lo date l’esame di Storia della Letteratura Mondiale?