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AA. VV. : !K7 150 (!K7)

 

AA. VV. : !K7 150 (!K7)"This is not just another compilation, but something special". Tutta gloria, prendiamone atto. Il numero 150 del catalogo !K7 è in effetti un box che contiene due cd e (nella prima tiratura con copertina ‘moquettata’) un DVD pensati per celebrare alla grande sette anni di attività dell’etichetta tedesca che ha sfondato anche oltreoceano grazie alla serie di mix album DJ-Kicks e ai best-sellers di Kruder & Dorfmeister (800.000 copie vendute nel mondo di The K&D sessions non sono bruscolini!), Spacek, Tosca, Terranova ed altri esponenti dell’odierna electronic club music.

Se alla Warp si riconosce a ragione un volto radicale (Autechre, Beans, Aphex Twin, finché ha avuto voglia di incidere per loro), la K7 è in larga misura sinonimo di classe in materia di pop elettronico. Invidiata. Originale per le aperture stilistiche. Imitatissima. Per molti, la numero uno in pista, un serbatoio inesauribile di jazzy downbeat, drum'n'bass, trip-hop, deep house e quant’altro.

Breve lezione di storia: a metà degli anni Ottanta, Kaiserdamm 7, West Berlin era l’indirizzo di riferimento dello STUD!O K7 di Horst Weidenmueller, specializzato in produzioni di videoclips e in pioneristici esperimenti multimediali che legavano per la prima volta la dance music alla computer animation. Caduto il Muro, Weidenmueller sposta gli uffici nella zona Est della città e con essi, l’attenzione verso una nuova Princess Superstar scena in costante evoluzione. House e techno, naturalmente: Laurent Garnier, DJ Hell, Mr C, John Acquaviva, Ken Ishii, Dave Clarke sono solo alcuni dei nomi che contribuirono agli oramai storici X-Mix firmati STUD!O K7. L’arrivo nel 1996 dell’a&r Stefan Strüver e la creazione della collana DJ-Kicks (più sperimentale rispetto alle uscite precedenti), portano al lancio del marchio !K7 Records. Il colpo successivo è la partnership con la viennese G-Stone Recordings di Kruder & Dorfmeister. Processo inarrestabile, ottimamente riassunto da questa collezione fresca di stampa (in totale 140’ e 53’’ di musica) divisa tra un primo cd decisamente più soft (Supa sista della poetessa di Philadelphia Ursula Rucker; il dj-produttore-guru del New Philly Soul Movement Vikter Duplaix con Sensuality/extended version; No government di Nicolette; Sometimes I’m blue di Nick Holder; A Guy Called Gerald, presente con una bella versione di Humanity, poi la Song2 dei Blur rifatta al rallentatore da Earl Zinger) ed un secondo tempo che si apre con il soul ritmatissimo di Herbert in team con Dani Siciliano (The Audience, dall’album Bodily functions), toccando vette apprezzabili in Behind the wheel di Playgroup, Hot in Herre (Tiga) e Do it like a robot di Princess Superstar (non male anche l’accoppiata Swayzak + Adult in I dance alone ed i Peace Orchestra di Double drums).

Pochi scivoloni nell’ovvio/scontato/trash (giusto Jay Jay Johanson e la tamarroide Vortex di Ghost Cauldron) non intaccano il valore complessivo dell’operazione Peace Orchestraaccresciuto dai 14 video del bonus DVD. D’effetto le visioni terminali per No peace dei Terranova, l’erotico Eden di Shining della Peace Orchestra (Antonioni docet), il voyeurismo psichedelico da superotto domestico in I dance alone di Swayzak ed il plot depalmiano per Get a life di Rae & Christian. Stupidine altre cose, ad esempio il clip realizzato per The Audience di Herbert  oppure Inside di Shantel. Sempre nella prima ‘limited edition’ trovate un simpatico adesivo con la scritta "Be Independent!". Il catalogo è questo.

 

(J.R.D.)

sul web: www.k7.com