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AA. VV.:SONAR KOLLEKTIV; GEORG LEVIN:CAN’T HOLD BACK; DEYAMPERT: SHAPES & COLORS   (Sonar Kollektiv)

 

Eccomi a parlare finalmente della Sonar Kollektiv, una delle label che maggiormente mi ha colpito nell’anno che sta per terminare. La sede operativa di tale etichetta si trova a Berlino, dove peraltro è nata nel 1998, grazie alle intuizioni del celebre e virtuoso sestetto tedesco Jazzanova. Si potrebbe parlare di combo particolarmente affiatato: alla SK i musicisti, i deejays, i designers e gli amici sono tutti egualmente coinvolti nel processo decisionale e artistico. I territori sonori entro i quali si muove il team sono diversi, sebbene tutte le produzioni partorite lascino emergere il sapore del nu jazz e la voglia di una ricerca stilistica intorno al soul.
Da qualche mese, è in circolazione una raccolta della SK, compilata dall’affiliato Steffen "Dixon" Berkhahn e dedicata alle creazioni del 2003, prevalentemente pubblicate su 12 pollici in precedenza. Spiccano tra le altre, Midnight Marauders di Joe Dukie And Fitchie con il suo sghembo incedere reggae e Using Splashes del geniale Forss. Ancora: i Jazzanova manipolano la latineggiante Toda Tersafeira del Soul Quality Quartett e poco più in là ritroviamo lo stile e la voce inconfondibili di Georg Levin che duetta con Clara Hill in (I Got) Somebody New. A proposito, Mister Levin ha realizzato da qualche settimana per la casa teutonica il debut album Can’t Hold Back, un viaggio in tredici tappe nei meandri del funk, del nu jazz e naturalmente dell’elettronica.
Il songwriter tedesco si era fatto notare da uno dei Jazzanova, Alexander Barck soprattutto grazie al suo primo singolo When I’m With You, al quale sono seguiti un altro paio di maxi. Anche i Signori della house statunitense si sono accorti di lui, tant’è che la già citata (I Got) Somebody New è stata rimixata e pubblicata dai Masters At Work sulla propria etichetta. Il debutto sulla lunga distanza ha impegnato Georg per nove mesi, aiutato nella produzione dai Soliti Fantastici Sei, in particolare da Axel Reinemer. Nel disco aleggiano qua e là le presenze dei personaggi che maggiormente hanno segnato la crescita artistica del cantante, Marvin Gaye e Earth, Wind & Fire in particolare. Ma Mister Levin non imita nessuno, parte dal passato per regalare una sua personalissima visione del soul, contraddistinta ovviamente anche dal creativo ambiente che lo circonda, quello della Sonar Kollektiv, in Berlino. Dove un giorno è arrivato, pieno di buone intenzioni, un uomo di Cleveland, Ohio: Deyampert Amp Giles. Una storia segnata dalla musica prima negli immancabili cori ecclesiastici, poi (giovanissimo) imparando a suonare il sax ed infine da cantautore con una bella chitarra in mano. L’americano è approdato alla corte dei Jazzanova (al termine dell’articolo conterò quante volte li ho nominati…) che hanno messo mano alla sua materia sonora, in compagnia di Daniel Paul, Extended Spirit e General Elektrik.
È nato così Shapes & Colors, un album errante, quasi sempre lontano dalle ritmiche dei saloni danzanti, intriso di poesia cosmopolita e delicate pop songs. Tra le presenze vocali, segnalo quelle di Channeng Payton, Desney Bailey e Heater Clayton. Emergono quasi sempre dal disco di Deyampert una piacevole fluidità dei suoni e un senso di serenità interiore che mi riportano alla mente, con i dovuti distinguo, i pensieri in bassa battuta degli inglesi Zero 7. Per concludere, quando farete una visita al vostro pusher musicale di fiducia, chiedete della Sonar Kollektiv: qualsiasi cosa sortirà dal suo cilindro, dategli un’ascoltata…
 

sul web: www.sonarkollektiv.de

Bob Sinisi