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La Lega degli Straordinari Gentlemen

di Alan Moore e Kevin O’Neill

 

Alan MooreAlan Moore scrive fumetti. È anche un romanziere, un performer, un non-musicista e, fuor di metafora, un mago, ma prima di tutto scrive fumetti. Se questo non fosse il suo sfortunato campo di elezione occuperebbe un posto altrimenti visibile e centrale nella cultura dei nostri tempi, per la profondità della ricerca linguistica ed espressiva, per l’ampiezza e la lucidità di visione.

Dopo aver creato capolavori di ampio respiro narrativo e concettuale (Watchmen, V for Vendetta, From Hell…), Moore si è dedicato alla rifondazione del fumetto d’avventura con il lancio di una intera linea editoriale battezzata, con ambigua ironia, ABC: America’s Best Comics.

Il prodotto più interessante di questa più recente e prolifica fase creativa è forse questo volume che raccoglie la prima miniserie della Leaugue of Extraordinary Gentlemen, scritta per i disegni di Kevin O’Neill.

 

Gli autori giocano con i fantasmi dell’immaginario di fine ottocento, edificando un dotto e organizzato delirio citazionista in cui Allan Quatermain si scontra con Mister Hyde nella Rue Morgue, l’Uomo Invisibile importuna Pollyanna e Fu Manchu costruisce macchine volanti sotto il Tamigi. L’ingranaggio narrativo funziona con la solita meravigliosa perfezione, ma dietro la divertita leggerezza del tocco traspaiono appena i risvolti inquietanti e, se volete, attuali (ci credereste che sono i servizi segreti dell’occidente a stipendiare i criminali internazionali?…).

Moore fa proprio l’assunto steampunk che intende l’età vittoriana, con le sue ucronie ipertecnologiche, come profezia, matrice e specchio deformato della nostra epoca. Su tali presupposti innesta con facilità i propri temi forti, quali la natura corruttrice del potere e il più recente interesse per i personaggi femminili che lo porta a sviluppare l’intreccio attorno ad un’intrepida e protofemminista Mina Murray (ricordate Dracula?).

L’arte di O’Neill, limpida nel tratto come nel layout, raggiunge un magico equilibrio tra raffinata eleganza e dissacrazione punk, e riesce a servire contemporaneamente avventura, satira e riesumazione ironica del passato.

Il volume, edito con la consueta cura dalla Magic Press, è ottimamente tradotto e corredato da una parte dei redazionali originali (compreso un breve romanzo pulp) che fanno il verso alla prosa e alla grafica dell’epoca.  In questo caso, purtroppo, il sorriso del lettore non può che essere l’ombra delle pazze risate che devono essersi fatte gli autori.

Della complessità del lavoro metatestuale di Moore o della sua lucida attitudine critica si potrebbe parlare a lungo, ma in una breve recensione sembra opportuno porre l’accento sulle sue doti di grande entertainer. Credo che apprezzerebbe. Questo libro, dunque, è l’occasione di divertimento più intelligente, o se preferite l’esercizio di intelligenza più divertente, che vi possa capitare di avere tra le mani. Non sto parlando solo di fumetti.

 

Dopo From Hell, portato sullo schermo dai fratelli Hughues, anche The League of Extraordinary Gentlemen sta per diventare un film, con Sean Connery nei panni di Allan Quatermain e Stephen Norrington (Blade) dietro la macchina da presa.

La complessa ricostruzione storico-filosofica dei delitti dello Squartatore, edificata da Alan Moore con Eddie Campbell, avrebbe avuto bisogno di un superregista metà Kubrick e metà Syberberg, si è tradotta invece in un mediocre film hollywoodiano.

Nel caso della League il prevalere della dimensione ludica autorizza a sperare in esiti più soddisfacenti.

 

Alan Moore / Kevin O’Neill

La Lega degli Straordinari Gentlemen

Magic Press

€ 15,00

 

Gli altri fumetti della linea ABC sono pubblicati a cadenza bimestrale su

Alan Moore: America’s Best Comics

Magic Press

€ 4,00

 

Sul web:  Un sito molto aggiornato su Alan Moore

                   Il sito ufficiale della League

                   La League commentata: vignetta per vignetta alla ricerca delle citazioni nascoste

                   Un sito interessante (il migliore in italiano)

Alessio Trabacchini