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AA. VV: Zen cd/Zen RMX (Ninja Tune Recordings)

 

"If organised religion is the opium of the masses, then Coldcut is the marijuana of the lunatic fringe"


Zen cd1990: durante una tournée in Giappone, i Coldcut, Jonathan More e Matt Black, decidono di creare una label tutta loro. Un sorta di factory dove gli artisti possano lavorare liberamente, seguendo la propria ispirazione e non le tempistiche imposte da squallidi manager. Un l(u)ogo dove i personaggi provenienti dal fertile sottobosco della musica elettronica britannica possano dare liberamente sfogo alle proprie idee: nasce la Ninja Tune.

Inizialmente l’etichetta offre le produzioni riconducibili ai propri boss, come quelle firmate Dj Food (nickname poi "ceduto" agli amici PC & Strictly Kev), poi lentamente vi arrivano i protagonisti che l’hanno resa celebre. In ordine sparso: Amon Tobin a.k.a. Cujo (memorabile il suo Supermodified), Luke Vibert, Mixmaster Morris, Mr. Scruff, Kid Koala, The Cinematic Orchestra, Dj Vadim…mi fermo.

Intorno al 1995 la coraggiosa filosofia della scuderia inglese inizia a dare i suoi frutti, arrivano la prima compilation, Ninja Cuts, l’album d’esordio di Funki Porcini e quello dei talentuosi Herbaliser; nel 1997 gli stessi Coldcut realizzano un vero e proprio successo commerciale con l’album Let Us Play.

Un altro momento significativo nella storia della casa è rappresentato, nel 2001, dalla trasformazione del programma radiofonico Solid Steel, condotto dalla premiata ditta More & Black, in una serie di cavalcate mixate dagli affiliati alla label, che finiranno per arrivare in versione live in numerosi club europei.

Siamo ai giorni nostri: la Ninja decide di raccontarsi, di riassumere 14 anni di successi, realizzando due raccolte: Zen Cd e Zen Rmx.

Zen RMXAll’ascolto del primo doppio cd la lacrima da revival potrebbe sortir dagli occhi: Dark Lady di Dj Food, Get Your Snack On di Amon Tobin, Skanky Panky di Kid Koala, More Beats & Pieces dei Coldcut e Channel 1 Suite dell’Orchestra Cinematica sono solo 5 dei 32 (trentadue!) episodi sonori che raccontano oltre un decennio di passione digitale. Il secondo album è invece dedicato a vere e proprie chicche, remix, manipolazioni altrimenti recuperabili faticosamente solo su dodici pollici. Sfilano sul palco, tra gli altri, lo Squarepusher Mix di Scratch Your Head (Dj Food), il Luke Vibert Mix di Turtle Soup (ancora Dj Food), la rilettura operata dai Coldcut su Pneumonia di Fog e molto, molto altro ancora.

I brani presentati nei 4 cd sono cinquantadue, in totale, e rappresentano efficacemente la storia della Ninja Tune, una delle confraternite fondamentali nella nascita e nel successivo sviluppo del pensiero musicale club-elettronico europeo.

 

sul web: www.ninjatune.net

Bob Sinisi