Home | back | Andamenti | Blue Box | Camera con intervista | Capanna su Genna su Pincio | Conosciamoci meglio | Droghe legali | Fantasmi Natalizi | Filesharing | Il gesto | Maschera (seconda raccolta di poesie ) | Questionario di coppiaQuisquilie | Rei Rospo | Settembre... SpecchiStato di Storto  |  Videotelefonate al bar | Vista(prima raccolta di poesie)Archivio BlackBox | cerca sul sito


SETTEMBRE, TORNIAMO, è TEMPO DI DELIRARE

 

Libertà, comodità, preferenze, gusti, poteri, amori, sensibilità individuali, corporativismi, nazionalismi ed internazionalismi, desideri d'ordine, confusioni, sistemizzazioni, pedanterie, opportunismi, necessità simboliche, iconiche, iconoclaste, perversioni, dissacrazioni, azioni e reazioni inconsulte, arbitraggi e prevaricazioni a cura di Andrea Capanna.

CACCIA

Le donne che hanno dei fratelli maggiori possono a volte tendere al lesbismo: si innamorano di quelli e nel desiderare altre ragazze cercano di procurargliene.



IBRIDI

La storia è questa: una collega di un mio amico si è laureta e lavora in un settore professionale di un certo rilievo; il suo ragazzo invece vende condizionatori e a 27 anni ha già un X5, sapete, uno di quei mastodonti che si vedono sulle strade da un po’ di tempo.
Anche lei si consuma in un ibrido ma non è un' automobile dalle doppie qualità di fuoristrada e auto sportiva: è invece più modestamente un sentimento che oscilla tra l’invidia e la perplessità.

RISCHIO

è difficile, ma l’artista deve essere folle in maniera misurata.
In un certo qual modo egli è il termometro delle stranezze accettabili da una comunità, che di lui si serve per misurarsi continuamente: perciò quando nel suo ruolo egli è costretto a vivere sempre nel terrore di travalicare il limite del gusto o della comprensione.

STORIA

Debord sosteneva che:
"La società nel suo complesso si è spostata da una fase di produzione ad una fase spettacolare, tutto ciò che era vissuto direttamente è diventato una rappresentazione.”
Se ammettiamo che anche questa seconda fase può definirsi conclusa, allora cosa c’è dopo una pizza e un cinemino?
Alcuni riusciranno a trombare, altri dovranno attendere il prossimo appuntamento con la storia.

SASSI

La superstar dei giudei gridava incazzato “Chi è il più puro tra voi scagli la prima pietra!”
La sapeva lunga.
Se nella vita vuoi fare il profeta devi usare le parole giuste: in quel caso il Cristo ha capito che per fermare un manipolo di bacchettoni balordi che se la prendono con una puttanella non basta sottolineare il fatto che anche loro magari qualche volta ne hanno usufruito, ma bisogna soprattutto usare l’espressione adatta.
Le pietre non sono una cosa inutile che sta per terra al solo scopo fantozziano di inciamparci sul proprio cammino: le pietre sono, ma forse lo sapevate, il primo strumento dell’uomo.

Gli strumenti litoici sono serviti alla nostra razza per un tempo smisuratamente lungo della nostra storia e venivano forgiati attraverso la percussione manuale di selci e utilizzati per la caccia e la macellazione di animali.
I reperti più antichi (choppers e protobifacciali, nella figura) sono riferiti all’Homo Habilis di Olduvai, in Tanzania, e sono datati da 1 a 0,5 milioni di anni fa.
Quindi se un uomo usa la parola “pietra” in una situazione come quella evangelica descritta sopra, adotta un termine che ha un potenziale evocativo enorme, legato strettamente alla violenza e alla sopravvivenza, richiamando alla mente una colpa atavica, bloccante.
Se poi ci associa la purezza, compie un vero capolavoro d’eloquenza.
I miei complimenti, credo assieme a quelli di Gino Paoli.