“La gente dice che tutti possono avere successo ma poi guardi i numeri e ti accorgi che, no, al mondo ci sono più fallimenti e standard compromessi che vittorie.”
(Douglas Coupland, JPod)

Un Paese civile dovrebbe avere un Garante per il Sacrosanto Sputtanamento dei tossici in auto blu e immunità parlamentare.
Un Paese civile dovrebbe adottare come libro di testo nella scuola dell’obbligo (e anche oltre) Gomorra di Roberto Saviano: non solo per rispondere alle minacce del Sistema, ma anche per far conoscere agli studenti un vero, inestimabile scrittore.
Un Paese civile non dovrebbe attuare una vergognosa lobotomizzazione di massa sugli adolescenti di oggi che saranno gli elettori di domani.
Un Paese civile dovrebbe organizzare notti bianche, feste del cinema e passerelle varie solo dopo aver assicurato alla sua popolazione cose semplici e banali ma di prima necessità.
Un Paese civile non dovrebbe mai contemplare l’inattaccabilità di papponi di sangue blu, strozzini, ragionieri del calcio, fanatici cattolici e smutandate assortite. Peggio: non dovrebbe mai mettere in riciclo la feccia ma assicurarsi di aver tirato bene lo sciacquone.
Non viviamo in un paese civile. Non viviamo in un paese civile. Non viviamo in un paese civile. Non viviamo in un paese civile. Non viviamo in un paese civile. Non viviamo in un paese civile. Non viviamo in un paese civile. Non viviamo in un paese civile. Non viviamo in un paese civile. Non viviamo in un paese civile. Non viviamo in un paese civile. Non viviamo in un paese civile. Non viviamo in un paese civile. Non viviamo in un paese civile. Non viviamo in un paese civile. Non viviamo in un paese civile. Non viviamo in un paese civile. Non viviamo in un paese civile. Non viviamo in un paese civile. Non viviamo in un paese civile. Non viviamo in un paese civile. Non viviamo in un paese civile. Non viviamo in un paese civile. Non viviamo in un paese civile. Non viviamo in un paese civile. Non viviamo in un paese civile. Non viviamo in un paese civile. Non viviamo in un paese civile.



 

La Redazione