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         | Titolo originale: 
        The Darknes Beyond |  
        | Regia: Ivan Zuccon |  
        | Interpreti:  
        Michael Segal (luogotenente), Emanuele Cerman (Randolph Carter), Roberta 
        Marrelli (Helena), Giuseppe Gobbato, Caterina Zanca, Alessio Pascutti e 
        Francesco Malaspina.  |  
        | Soggetto:
        Liberamente ispirato alle opere di Howard Phillips 
        Lovecraft |  
        | Produzione:
        Studio Interzona / Arabesque |  
        | Paese: Italia
         Anno: 2000 |  
        | Produzione: 
        Masulpiri Films |  
        | Paese: Corea del 
        Sud
        Anno: 2003 |  
        | Durata: 70' |  
        | Sito ufficiale...
        
        o quasi! |  
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     “Sicuramente  il film più ‘baviano’ 
    che  ho fatto è L’Altrove, dove  in  realtà  non esiste trama,  ma 
    solo una serie di  eventi  collegati tra  loro  per affinità di contenuto o 
    di forma.  È molto  bello lavorare in questo modo,  perché il cinema puro è 
    questo,  sondare l’irrazionale, gettarsi dentro di esso, non tentare di 
    spiegarlo, ma mostrarlo e basta”. Cosi racconta il suo film
    Ivan Zuccon in un’intervista. A noi poveri 
    spettatori del Fantafestival 2004 (versione Overlook) non resta che fare 
    alcune considerazioni circa la pellicola indipendente di Zuccon. L’aggettivo 
    “baviano” ci pare un po’ troppo supponente e pretenzioso…ci vuole altro per 
    evocare le atmosfere del maestro Mario Bava. Il 
    regista non sbaglia
     quando 
    dice che non c’è trama: non se ne vede proprio l’ombra! Aggiungo una 
    considerazione a mio modo di vedere importante: il successo di un film sta 
    nel passaggio dal soggetto alla sceneggiatura. E qui c’è la pecca dell’Altrove. 
    Il soggetto ispirato al Necronomicon ha 
    una sua idea interessante, ma si perde in una sceneggiatura che non produce 
    nulla se non 1 ora e 10 minuti di noia nello spettatore. Un film di attese 
    che non si concretizzano. Vogliamo però salvare la passione del regista che, 
    in un periodo in cui non si fanno più film in maniera coraggiosa, dimostra 
    sentimento per un certo tipo di cinema e coraggio nel provare a realizzarlo. 
    Da segnalare i mezzi tecnici con cui il film è stato girato (Betacam misto a 
    digitale e 16 mm). Peccato che una fotografia troppo artigianale non riesca 
    a dare quelle atmosfere ‘bavianè a cui il regista dice di ispirarsi. Per 
    ultimo vi regaliamo la trama del film o almeno quello che abbiamo cercato di  interpretare 
    come tale: Nel 
    1571 a Baghdad il filosofo Al Caleb (?) muore 
    mentre sta traducendo dall’arabo gli scritti del Necronomicon. La 
    narrazione si sposta poi nel 2071. Il mondo è sconvolto da una guerra contro 
    le forze del male che vogliono spazzar via la razza umana. Alcuni soldati 
    che possiedono l’ultima copia del Necronomicon,  combattono i Grandi 
    Antichi e il mondo di nefandezze da loro creato. Supertrash.   
    Alfredo Mastropasqua |