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CUSTODES BESTIAE

CUSTODES BESTIAE

Titolo originale: Custodes Bestiae

Regia: Lorenzo Bianchini

Interpreti: Massimiliano Pividore, Alex Nazzi

Distribuzione: Cec Udine

Paese: Italia Anno: 2003

Durata: 100'

 

Trama:
Un professore universitario supportato da un giornalista scopre in un affresco restaurato un terribile segreto risalente ai tempi dell'Inquisizione. Da questa ricerca si innescano una serie di eventi ed omicidi fino alla soluzione finale.

 

Lorenzo Bianchini confeziona un prodotto ben al di sopra dei mezzi che ha a disposizione e mostra tutta la devozione al cinema italiano di genere (La Casa dalle finestre che ridono, e certe inquadrature alla Dario Argento). Girato interamente in digitale il film ha il suo limite nel budget che crea buchi nella narrazione e non permette alle atmosfere che Bianchini vorrebbe creare di lasciare tensione nello spettatore. Da segnalare l’ottimo montaggio delle entrate dei flashback. La trama molto complessa ed articolata ci regala topoi delle ghost story: foto sbiadite e rovinate, antichi manoscritti da decifrare, affreschi da restaurare. Molto ben riuscita la sequenza del suicidio del prete montata in parallelo a quella del carro che tanto deve al Mistero di Sleepy Hollow e a La Morte ha sorriso all’assassino. Il film tradisce la sua natura “low budget” nelle toppe messe qui e là in fase di montaggio e nella scelta obbligata di Bianchini di non mostrare il sangue, ma di giocare sulle ombre. La vera chicca del film, molto apprezzato dalle PANZERDIVISIONI dei FANTAFOLLI, è l’uso del dialetto che accompagna tutto il film e che regala al pubblico attimi di involontaria comicità. Aspettiamo la prossima opera di Bianchini. Intanto 7 per le intenzioni e 5 per il prodotto finale. 

 

Alfredo Mastropasqua