NEWS  
CINEMA  
CINQUE PUNTO 1  
MUSICA  
LETTURE  
 
Will Christopher Baer  

Douglas Coupland  

James Ellroy  

Omar Di Monopoli  

Victor Gischler  

Carl Hiaasen  

Stephen King  

Norman Mailer  

Steve Malins  

Jay McInerney  

Jonathan Miller  

Moretti - Bruno  

Hugues Pagan  
 
Chuck Palahniuk  

David Peace  

Tommaso Pincio  
 
Andrea Piva  

Serge Quadruppani  

Serge Quadruppani: Y  

James Reasoner  

Simon Reynolds  

Simone Sarasso  

Hunter S. Thompson  

William T. Vollmann  
 
RACCONTI  
 
Closer  
 
Anche Wess vuole la sua parte  
 
Memoria  
 
Hai Dozo  
 
Benedetti siano i vermi  
ARTE  
FUMETTI  
INCONTRI  
BLACKBOX  
IL POTERE DEL MEDIO  
OLTRE  
STANLEY KUBRICK  
TEMI DEL DESKTOP  
LINKS  
ARCHIVIO  
DEPECHE MODE TOUR 2005-2006
 
Google
Web blackmailmag.com
 

NORMAN MAILER: Pubblicità per me stesso  (Baldini Castoldi Dalai, pp. 570, € 20; traduzione di Alessandro Serpieri e Mario Materassi)
 

Norman mailer : Pubblicità per me stesso

Ordina da iBS Italia

"Troppe risse, e troppo sesso, alcol, marijuana, benzedrine e seconal, e troppa, davvero troppa rabbia ridicola e paralizzante contro le minuscole frustrazioni del disgustoso mondo letterario. Un mondo necrofilo fino all'osso, in cui si uccide uno scrittore e poi se ne decora la tomba." Così scriveva Norman Mailer negli anni Cinquanta, riflettendo su se stesso e sul mondo editoriale in cui si era ritrovato a vivere una condizione a dir poco problematica con due romanzi alle spalle e un terzo (Il Parco dei cervi) rifiutato ad oltranza dalle case editrici. Se nel 1948 Il Nudo e il morto lo aveva portato a beneficiare di una discreta fama, i passi successivi non furono esattamente rose e fiori: una lotta apparentemente infinita (con i due premi Pulitzer e il National Book Award ancora lontani) per ottenere un più che meritato posto tra i giganti. Ecco allora che, all’interno di questa corposa raccolta di saggi, articoli, pezzi teatrali, riflessioni assortite ripubblicata in Italia da Baldini Castoldi Dalai dopo un lungo oblìo, lo scrittore del New Jersey scomparso nel 2007 mette a fuoco un momento particolare della sua vita professionale. Una crisi che assume i contorni di un greve vaticinio, se pensiamo a ciò che è diventata oggi l’editoria, ovvero un non-luogo all’interno del quale l’idea di investire tempo, denaro, energie su un vero scrittore è stata progressivamente accantonata per far posto alla commercializzazione del nulla (le eccezioni risultano drammaticamente sempre più infrequenti).

   “La personalità dell’autore può aiutare o danneggiare il successo dei suoi libri, e talvolta il fatto che il pubblico non abbia un’idea chiara della sua statura è fatale al suo talento. Il modo di salvare il proprio lavoro e di conquistarsi nuovi lettori consiste nel farsi pubblicità, rubando la pagina preferita da quel libro non scritto di Hemingway che è Appunti di Papa su come può farsi strada un romanziere.” Pubblicità intesa da Mailer anche come occasione per svelare qualcosa di se stesso, passioni, idiosincrasie e ripensamenti inclusi: aspri e talora lapidari i giudizi su alcuni colleghi (Bellow, Beckett, Kerouac e Vidal), di particolare rilievo l’articolo datato 1954 e apparso sulla rivista di cultura gay One intitolato Il Cattivo omosessuale, in cui l’autore rivela di essersi liberato da un pregiudizio sociale che nell’America degli anni Cinquanta aveva un peso consistente (il Rapporto Kinsey, uscito nel 1947 aveva procurato al biologo Alfred Kinsey accuse di pornografia, pedofilia e omosessualità, tutte definizioni che all’epoca, negli Stati Uniti infarciti di nevrosi antidemocratica risultavano sinonimi di comunismo).

   Scrive di guerra, bebop, Hollywood, marxismo e Picasso, il futuro autore de I Duri non ballano e Antiche sere. Scrive come un pugile dall’anima di un poeta, tormentato, acuto e sfrontato, nudo come un verme davanti al lettore. Ma le pagine dedicate al travagliato viaggio verso la pubblicazione de Il Parco dei cervi basterebbero da sole a far morire di vergogna qualunque fabbricante e qualsiasi consumatore di spazzatura in forma di libro. In un mondo più intelligente, meno votato a sguazzare nella superficialità, sarebbero sufficienti a far cambiare mestiere o a mettere in condizione di valutare l’ipotesi del suicidio a non pochi editor attualmente in circolazione. Leggi Norman Mailer e da ultimo ti rendi conto che al momento la carta igienica più costosa non si trova al supermercato ma in libreria: pile infinite di ordinaria carta da culo posizionata in spazi precedentemente occupati da opere di genio.

 

(N.G. D’A.)